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Una distorsione di caviglia non curata adeguatamente determina un rischio di recidiva del 77%

La distorsione di caviglia è una trauma molto frequente negli sportivi, è la classica “storta”, ma viene purtroppo spesso considerata una trauma di poco conto. Anzi, in molti pazienti c’è la convinzione che nella storta non si rompa nulla e che qualcosa “vada fuori posto”: non c’è nulla di più falso.

Una distorsione di caviglia, per definizione, è una lesione legamentosa, che può essere anche molto lieve con una rottura delle fibre solo a livello microscopico, ma in ogni caso una sofferenza di uno o più legamenti è sempre presente.

Il fatto che generalmente le distorsioni non vengano curate in maniera adeguata perché si sottovalutano può determinare un’elevata probabilità di recidiva, come sostiene Ben Kibler, medico americano di fama internazionale. La classica “storta”, oltre a determinare una lesione legamentosa di gravità variabile, si associa ad una serie di alterazioni neurofisiologiche importanti che possono ritardare la guarigione o aumentare il rischio di nuove lesioni. La presenza del gonfiore, per esempio, ostacola la cicatrizzazione delle fibre legamentose lese, per cui è molto importante confezionare un bendaggio compressivo precoce con il posizionamento di uno spessore sotto i malleoli per limitare il sanguinamento e tenerlo lontano dalle strutture articolari. Il colore rossastro-blu-verdastro (ecchimosi) che si può vedere intorno alla caviglia, infatti è sangue che è uscito dai legamenti che si sono strappati. I legamenti della caviglia cicatrizzano autonomamente, ma un bendaggio prima compressivo e poi funzionale, o un tutore, possono velocizzare il processo di recupero. Oltre alla lesione legamentosa, però, si verificano altre importanti alterazioni, per esempio la perdita dell’equilibrio che può essere importante nell’arto leso, ma che si può verificare nei primi giorni, anche nell’arto sano! Questo per indicare quanto complesso sia un trauma all’apparenza semplice, che può determinare appunto problemi a lungo termine qualora questi deficit di equilibrio, oppure di forza o di mobilità permangano.

Se prendi una distorsione, quindi, cerca di farti vedere dal medico o dal fisioterapista entro 24-48 ore, per confezionare adeguato bendaggio e iniziare subito una terapia adeguata. Non pensare che sia necessario un trattamento riabilitativo intenso: le linee guida olandesi indicano una frequenza di una seduta settimanale per qualche settimana, ed alcuni esercizi a casa. Per il paziente sportivo, ovviamente, può essere necessaria una frequenza leggermente maggiore (2-3 volte settimana), ma dipende dall’entità della lesione e dal livello agonistico del paziente.

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